<<Per Pasqualino il cinema è stato un “affare di famiglia”, come mi sussurrò ammiccante un giorno sul set del “Diario napoletano” di Francesco Rosi in cui ero assistente alla regia, consapevole del mio doppio legame cinematografico ma anche affettivo col grande maestro di “Mani sulla città” e anche con suo fratello Peppe che mi aveva formato al bello negli anni del Centro Sperimentale di Cinematografia. Pasqualino aveva iniziato come assistente di Gianni Di Venanzo per poi esordire come autore della fotografia nei primi lungometraggi del fratello Peppe; aveva insomma respirato da sempre quell’aria esaltante del cinema d’autore italiano nella stagione più eroica della sua vicenda.>>
Sandro Dionisio
Leggi tutto l’articolo su effettonapoli.it